Considerare i giovani diversamente abili come loro desiderano essere considerati, ovvero bambini assolutamente “come gli altri”, cancellando dal proprio frasario, ed una volta per tutte, i termini “diverso” e “normale“.

Molta gente, ancor oggi, ha radicata la convinzione che il disabile fisico sia anche un disabile mentale, ovvero sia privo di idee, gusti, sentimenti ed emozioni: nulla è più lontano dal vero di questa affermazione! Grande è il desiderio di normalità e di competizione che si sviluppa nei gesti, nelle azioni e nelle parole di un portatore di handicap molto più, a volte, che in un cosiddetto normodotato! Ed è in nome di questo assioma che i Lions Clubs della quarta Circoscrizione si sono uniti favorendo anche quest’anno, per la seconda volta, un progetto a sostegno delle disabilità promosso dall’Istituto Galileo Galilei di Salerno e presentato recentemente con l’assenso del Dirigente scolastico dott. Nicola Annunziata.

L’iniziativa, denominata “H2nOi” è principalmente riservata a sei studenti differentemente abili e consente loro di praticare per sei mesi, in maniera continuativa e qualificata, un corso di nuoProgetto a sostegno della disabilitàConsiderare i giovani diversamente abili come loro desiderano essere considerati, ovvero bambini assolutamente “come gli altri”, cancellando dal proprio frasario, ed una volta per tutte, i termini “diverso” e “normale“.to presso la piscina del circolo “Villaggio del Sole“. garantendo, inoltre, ai giovani atleti ogni adeguato mezzo di trasporto per gli spostamenti verso, e dal, Centro sportivo. Perché il nuoto? Esso sicuramente rappresenta tra gli sports il più completo, visto che grazie ad esso attiviamo tutte le fasce muscolari,ma credo la sua specialità consista in altro, ovvero nella particolare cornice che lo caratterizza: l’acqua. Galleggiare lasciandoci sorreggere dall’acqua permette a tutti indifferentemente ed in modo naturale di muoversi abolendo le differenze.

Quella diversità che siamo soliti pensare tra un normodotato ed un disabile viene frequentemente resa invisibile nell’acqua! Improvvisamente questi ragazzi scoprono che le loro capacità faticosamente conquistate sulla terra possono diventare, con la pratica di questo sport ed un insegnamento specifico, dei vantaggi verso il traguardo dell’autonomia ed autosufficienza, arrivando a migliorare la qualità del livello di vita. Far dimenticare la patologia per giungere a considerare questi giovani come loro desiderano essere considerati, ovvero bambini assolutamente «come gli altri», cancellando dal proprio frasario, ed una volta per tutte, i termini “diverso” e “normale”, è il messaggio che i Lions della quarta Circoscrizione hanno voluto affermare in maniera reiterata, dimostrando che è doveroso, oggi più che mai, privilegiare un interesse sociale, od ancor meglio, recuperare quella caratterizzazione di Associazione solidale quanto mai vicina ai bisogni reali di una società sempre più “famelica” di attenzione.

Contattiamo, quindi, Istituzioni locali, altri Enti od organismi noprofit, ricerchiamo uno o più punti di incontro superando i particolarismi, impegniamoci per sostenere progetti concreti in maniera possibilmente continuativa e senza mai dimenticare quell’ideale di solidarietà umana che fu primitivo spirito di un modello di Lionismo in tempi di recessione economica, consolideremmo, quindi, in maniera più rapida e palpabile il riconoscimento generalizzato tra i nostri concittadini andando ad ottenere una credibilità e visibilità nelle nostre scuole, nei nostri ospedali, nelle nostre comunità, e nutriremmo, a fortiori, di nuova linfa quella passione che che ci rende LIONS nel mondo.

Silvia Rinaldi