La Valigia di Caterina
Progetto di accompagnamento all’autonomia di donne in difficoltà
Le cronache dei media sono alquanto impietose quando ci raccontano con cadenza giornaliera che molte donne sono costrette purtroppo ad allontanarsi dalle proprie famiglie ed anche dai propri luoghi di origine, a causa di violenze e maltrattamenti.
Fortunatamente, però, crescono anche le iniziative che mirano a contrastare la violenza di genere, fornendo un aiuto per ripartire e “La valigia di Caterina” si configura quale un progetto specifico ed innovativo rivolto a chi intende uscire dal circuito di tale violenza.
Ossia, donne in stato di disagio e di vulnerabilità ma decise o “mettersi in viaggio”, per allontanarsi da contesti domestici caratterizzati da abusi e sopraffazioni.
Quante di loro, seguite dai servizi sociali di base, dal servizio di tutela e protezione dei minori o da un centro antiviolenza abbiano maturato, con gli operatori di riferimento, percorsi di autonomia verso una nuova vita saranno destinatarie del progetto “La valigia di Caterina”, riempita grazie ai fondi devoluti direttamente dai Lions.
La valigia sarà dotata di quattro scomparti, individuati a partire dai bisogni segnalati dalle stesse donne in difficoltà.
Ci saranno gli “accessori per la casa”, ovvero la copertura di qualche mese di affilio o delle utenze domestiche per contribuire alla conquista di un’autonomia abitativa indispensabile per “ripartire”; gli “accessori per il lavoro”, come percorsi formativi qualificanti, tirocini, supporti per l’avvio di start up, finalizzati a riacquistare fiducia nelle proprie competenze; gli “accessori per la salute”, per assicurare a chi vive una condizione di marginalità di continuare a prendersi cura di sé, accedendo alle visite e agli esami specialistici necessari, senza finire in una spirale perversa di malessere che genera malessere; gli “accessori per il benessere dei figli”, con un aiuto alla genitorialità che andrà dal doposcuola alla babysitter, dall’asilo nido al corredo scolastico.
Ogni valigia, diversa e personalizzata, avrà un valore tra i 2 mila e i 4 mila euro: una cifra non eccessiva per evitare che le persone “vi si siedano sopra” senza utilizzarla come strumento, ma nemmeno così esigua da non consentire di affrontare il viaggio.
Un viaggio molto difficile da programmare soprattutto per le donne che, prive di un’indipendenza economica, non sono in grado di abbandonare un partner violento.
Nella scelta difficilissima di intraprendere un viaggio verso una vita priva di abusi potrà sostenerle “La valigia di Caterina”, una borsa carica degli strumenti che servono per andare via di casa, trovare un lavoro, avere una buona salute, garantire ai propri figli un ambiente sereno.
Il progetto “La valigia di Caterina” porta il nome di Caterina Evangelisti Fronzaroli, scomparsa per una malattia nel 2015, un’avvocata vicentina molto conosciuta in tutta Italia per il suo ruolo attivo nella tutela dei minori e particolarmente stimata dai colleghi per il suo approccio specificamente umano.
Presidente dell’Aiaf Veneto (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minarli aveva seguito centinaia di casi inerenti alle vittime di abusi sessuali e maltrattamenti.
Una vita professionale e personale dedicata alla tutela dei minori e delle donne vittime di abusi, che ha trovato un degno riscontro in questo progetto, che mira a raccogliere risorse economiche, umane, professionali per le donne che escono dal circuito della violenza di genere.
“La valigia di Caterina” costituirà, quindi, quella borsa ideale con cui una vittima di violenza familiare sarà in grado di iniziare il viaggio verso una vita nuova, libera dagli abusi per sé ed i propri cari.
Una borsa colma di solidarietà, messa in campo da chi vorrà dare una mano a queste donne desiderose di intraprendere il cammino della propria rinascita, sarà nelle loro mani grazie ai Lions, che coniugheranno il progetto “La valigia di Caterina” anche con la propria già consolidata Banca del tempo.
Ossia gli scomparti di questa immateriale valigia potranno essere riempiti con l’apporto gratuito delle specifiche competenze professionali dei soci Lions in materia psicoterapica, legale, sanitaria, scolastica e formativa.
Invito ogni club Lions del Distretto 108 YA ad adoperarsi per realizzare “La valigia di Caterina”, riempendolo con le proprie peculiarità in tema di finanziamenti, destinatarie e partner istituzionali con cui collaborare.
La regolare attuazione del progetto dovrà essere garantita all’interno del club interessato da un proprio responsabile, appositamente indicato, e nel contempo monitorata attraverso la sinergia con gli eventuali soggetti istituzionali coinvolti nel progetto stesso.